La Combarbia è un’azienda familiare la cui storia iniziò negli anni '60 con Novilio Mariani. La zona di Cervognano, a Montepulciano, è nota fin dall’antichità per la sua naturale predisposizione alla coltivazione del Sangiovese: un territorio collinare che ha una vocazione vinicola antichissima, addirittura con origini etrusche, come testimoniano alcuni ritrovamenti archeologici e anche lo storico romano Livio, che riferisce di un arrivo dei Galli nelle terre d’Etruria attratti proprio dal buon vino che si produceva nelle colline della Valdichiana Senese. Nel 2016, Gabriele Florio, nipote acquisito di Novilio, decise di prendere in mano l’azienda con l’obiettivo di continuare l'opera del fondatore, rinnovando i metodi di produzione, senza però alterare l'autenticità dei processi tradizionali, che da sempre contraddistinguono i vini estremamente naturali de La Combarbia. "Combarbia", letteralmente “crocevia”, un luogo di incontro dove le strade si uniscono e si diramano ha anche un significato toscano più profondo: quando i contadini in dialetto dicevano di “andare alla Combàrbia” significava che si riunivano, di solito nelle stanze attigue alla Chiesa del paese, per passare una serata spensierata in compagnia, dopo il duro lavoro nei campi, bevendo un bicchiere di vino, riposando così il corpo e lo spirito. I vini ad elevato invecchiamento de La Combarbia seguono infatti fermentazioni spontanee in tradizionali vasche di cemento ed esprimono al massimo tutte le potenzialità del Sangiovese, noto a Montepulciano come “Prugnolo Gentile”. Il processo di vinificazione nelle vasche di cemento è, ad esempio, un ritorno alle origini, ma con una visione innovativa. L’uso del cemento permette infatti di mantenere naturalmente una temperatura costante e una maggiore freschezza e vivacità delle uve, esaltandone i profumi e i sapori naturali. Questo approccio favorisce la successiva creazione di vini complessi e strutturati, con un perfetto equilibrio tra acidità e tannini. L’invecchiamento viene poi realizzato in pregiate botti di Rovere Francese e di Slavonia, dove il Sangiovese può evolvere lentamente, mantenendo nel tempo le sue caratteristiche organolettiche e migliorando la sua struttura e la complessità. Grazie a una conoscenza profonda dei nostri vigneti, situati in aree differenti del Comune di Montepulciano, scegliamo di realizzare un Vino Nobile di Montepulciano D.O.C.G. (primo vino ad aver ricevuto la denominazione DOCG) utilizzando esclusivamente 100% di uve Sangiovese, provenienti dall’area di Cervognano, dove i terreni argillosi a 350 metri sul livello del mare, con una perfetta esposizione a Sud, garantiscono una produzione limitata ma con una qualità delle uve elevatissima. L’azienda vanta inoltre anche il possedimento di terreni differenti, ad altitudini più elevate e con suolo tufaceo, nella parte più alta di Montepulciano, a circa 500 metri sul livello del mare, perfetti per la realizzazione di vini giovani e maggiormente fruttati, caratterizzati da una buona acidità e freschezza. La grande varietà dei terreni de La Combarbia e la presenza di vigne eterogenee di 9, 25 e 60 anni, consentono di raggiungere una qualità elevata e una varietà produttiva unica, che permette di realizzare 6 etichette ben distinte tra loro. Attualmente, la produzione complessiva si attesta a 35.000 bottiglie annue, frutto di 7 ettari di vigneti curati con dedizione e un incredibile amore e rispetto per la terra. Pur avendo a disposizione di famiglia complessivamente 25 ettari, l’azienda ha scelto una crescita lenta e sostenibile, anno dopo anno, in modo da non modificare i metodi produttivi tradizionali, per poter rimanere così fedeli alla tradizione e a dei vini estremamente naturali e frutto di una produzione pressoché artigianale.I vini de La Combarbia sono anche il frutto della maestria di uno dei più illustri interpreti del Sangiovese: il celebre enologo Giuseppe Gorelli. Classe 1964, allievo del leggendario Giulio Gambelli, Giuseppe è oggi un rinomato maestro del Brunello e uno dei massimi conoscitori del Sangiovese in Italia. Amante delle fermentazioni spontanee senza il controllo della temperatura, segue una filosofia di produzione naturale che si sposa perfettamente con la vision de La Combarbia. La sua convinzione è semplice ma profonda: "un buon vino si fa in vigna”. Questo principio, appreso da Gambelli, si basa sull’idea che "meno si interviene sul vino, meglio è”, una lezione che ha applicato fedelmente nel corso della sua carriera.